about Pratosfera

 Ormai quando citiamo Pratosfera, oltre a sapere benissimo di che cosa si tratta, siamo anche tranquilli di poter andare sul sicuro. Il giornale on line della Prato culturale ci ha abituati ad un confronto positivo con la città, riuscendo a rispondere alle curiosità e alle domande su tutto ciò che di innovativo avviene nella provincia pratese. Cosa si muove? Chi sono gli attori? Chi è di scena sabato sera? Ti colleghi dal tuo pc, o ancor meglio dal tuo smartphone, e in un attimo Pratosfera risponde. Nato come esigenza di tentare un giornalismo di tipo nuovo, che si approcciasse alla cultura per renderla finalmente protagonista, Pratosfera è in piena evoluzione dopo quasi due anni di vita. Progetto di ampio respiro di due giovani giornalisti, Lorenzo ed Alessandro, che grazie ad una squadra di collaboratori e appassionati fotografi, trattano quotidianamente le notizie culturali più interessanti: musica, arte, fotografia, teatro, iniziative, mostre. Tante idee quelle che vengono raccontate, con uno sguardo attento all’attualità intesa come risorsa su cui poter costruire un futuro comune. Non più infatti come cronaca dell’ultimo minuto da riportare in prima pagina, ma come narrazione ragionata di eventi e di progetti, di persone e di storie. Con l’intenzione di creare una comunità interessata a lasciarsi coinvolgere dalla città in cui vive, dentro la quale interagire e orientarsi.

http://www.pratosfera.com

DSC_0003 alessandro e lorenzo 

Allora, iniziamo dalle presentazioni: te sei?

Lorenzo Io sono Lorenzo Tempestini e insieme ad Alessandro Pattume conduco Pratosfera. Sono un giornalista pratese da quattro anni, e sempre con il mio collega ho una società di telecomunicazioni che si chiama Tempat – Tempestini Pattume, niente di originale! –  E’ un azienda srl, che si occupa di comunicazioni sul web, cioè tutto ciò che concerne i  contenuti per siti, network, newsletter…. Venivamo tutti e due dal giornalismo ed abbiamo investito questa professionalità nel saper comunicare.

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…Giornalismo perché hai fatto degli studi in questo settore…?

Lorenzo Allora, io te lo confesso, ho fatto la scuola alberghiera…

Il momento della confessione!!

Lorenzo No, che c’entra, c’è poco da confessare… Io sono diplomato come cuoco, poi sono andato a fare Storia Contemporanea…

Anch’io!!

Lorenzo …che però ho interrotto… (risatine) perché ho iniziato a scrivere per TvPrato, Toscana Oggi, Notizie di Prato, ho bazzicato questi ambienti qui… Per fare il giornalista ai tempi servivano due anni di collaborazione con un giornale, così ho lavorato presso questi titoli per due anni così da potermi iscrivere all’albo. Ti racconto anche un po’ di Alessandro: lui ha lavorato undici anni presso il Tirreno, aveva fatto il liceo classico e poi anche lui aveva iniziato l’università, interrompendola però per dedicarsi alla scrittura. Anche lui si è iscritto all’albo dei giornalisti. Entrambi allora, stanchi della  situazione, soprattutto dal lato economico, perché un collaboratore guadagna davvero una miseria, abbiamo deciso di allontanarci dai rispettivi giornali per creare qualcosa insieme, che ci desse più soddisfazione. “Perché non proviamo a fare qualcosa di nostro, unendo i nostri talenti?” Così è nata Tempat, la nostra società. Ovviamente in testa ci frullava l’idea di mettere su anche un progetto editoriale tutto nostro. Avevamo intenzione di creare qualcosa di nuovo, lontano dal solito modo di fare giornalismo sul web, che in genere trovavamo a tratti noioso e becero. A febbraio di ormai due anni fa abbiamo messo su in piedi questa cosa.

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Cos’era Pratosfera nelle intenzioni?

Lorenzo Inizialmente è nato come progetto avanza-tempo, improntato soprattutto sulla cultura, sulle cose cioè che ci venivano più di getto e alle quali eravamo più affezionati. Cultura in generale, musica live, concerti, servizi fotografici. Io e Alessandro ci occupavamo di tutto, più una manciata di fotografi che avevamo arruolato a titolo volontario e che contribuivano a dare forma alle nostre idee. Questa cosa è piaciuta, Pratosfera è piaciuto, il pubblico si è allargato sempre di più e anche i collaboratori sono cresciuti: come vedi la Stella (Stella Spinelli ndr) è diventata parte integrante del nostro gruppo. Abbiamo poi deciso di provare a dedicarci anche ad altri argomenti come quello politico, per esempio abbiamo seguito la campagna elettorale; ma anche la cronaca, che noi cerchiamo di trattare in un certo modo: noi non ci occupiamo in senso stretto di cronaca, perché questa la fanno gli altri, che sono più veloci, hanno più mani per scrivere. A noi non interessa la gara a chi pubblica prima la notizia, non ci interessa la velocità, ma piuttosto arrivare a trattare la solita notizia con un ragionamento, con una elaborazione maggiore dietro, fornendo anche una sorta di “giudizio”, di punto di vista. Si cerca di creare un po’ di “opinione”, perché comunque noi siamo due giovani che quando scrivono su un argomento preciso, lo fanno anche nell’ottica di fornire una prospettiva: ci chiediamo sempre come sarà Prato tra dieci o vent’anni, e ciò che trattiamo oggi ha a che fare anche con ciò che vorremmo la città diventasse o meno.

Ho capito. Parliamo però ancora della “novità” insita diPratosfera: di che cosa si tratta? Si possono fare degli esempi?

Lorenzo Certo. Noi siamo in un momento in cui la cultura è emarginata, soprattutto a livello locale. Nei giornali la cultura occupa l’ultima pagina, per lasciare tutto il posto a cronaca, economia, politica…

Voi avete ribaltato questa realtà…

Lorenzo Esatto. Noi magari abbiamo un pubblico circoscritto, ma che è davvero appassionato di cultura, e ci fa piacere rivolgerci a loro! Per quanto riguarda poi la cronaca, anche qui abbiamo fatto una cosa un po’ differente, ti faccioun esempio. Recentemente abbiamo dedicato una sezione alla droga, e questa forse rappresenta anche un’azione politica del giornale nei confronti di quello che succede in città. Abbiamo aperto un’inchiesta sulla droga a Prato, perché è una realtà che sta prendendo sempre più campo, l’eroina sta tornando ai livelli degli anni Ottanta. Siamo stati i primi a intervistare due tossici – soprattutto Alessandro – perchè ci interessava capire meglio dall’interno il motivo di questo boom d’eroina a Prato, per far emergere le motivazioni in maniera diretta. A livello di giornalismo locale l’argomento droga è “l’overdose”, “arrestato spacciatore” ogni tanto etc, ma niente che indagasse dall’interno la faccenda.  Siamo stati i primi a segnalare il boschetto che c’è al Serraglio, cioè vedere da vicini i luoghi in cui si consuma droga… Siamo stati tacciati di fascisti per questo, perché poteva sembrare che noi ce l’avessimo con i tossici; in realtà Alessandro è sempre molto corretto quando scrive su queste cose.. Ma questa è un inchiesta non tanto incentrata sul degrado delle siringhe, ma sul fatto che il tossico e la siringa siano l’ultimo anello della catena. Abbiamo raccolto la testimonianza della gente, come quella di una signora che abita in Via Margherita: ci ha raccontato di come affacciandosi dalla finestra  vedesse spacciare roba alla luce del sole, tanto da dover ricorrere ai gavettoni d’acqua da lanciare dalla finestra per mandarli via! – una storia bellissima! –
Pratosfera poi è anche ironico e divertente, cerchiamo di essere anche abbastanza freschi e diversi nel modo di raccontare le cose.

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La parte fotografica è importante.

Lorenzo La parte fotografica è fondamentale. Adesso stiamo sviluppando anche quella video, stiamo cercando di aprirci al  discorso format video, magari avere anche una televisione web, una web tv su youtube ad esempio..! E’ importante come si raccontano le cose, e anche qui usiamo le immagini in modo diverso. Ci avvaliamo di sei-sette fotografi che si spendono a titolo gratuito – e questo scrivilo a lettere cubitali! Perché vogliamo loro un bene dell’anima per quello che fanno, ma anche la Stella e tutti quelli che stanno credendo e sostengono il nostro progetto… – .  Le immagini hanno davvero risalto, non fanno da contorno o da semplice spiegazione, ma in certi casi raccontano da sole l’evento, il momento, la città…

Come si sostiene Pratosfera?

Lorenzo Allora, questo è un discorso molto importante, noi parliamo di eco sostenibilità… Purtroppo ancora Pratosfera non riesce a mantenerci, i proventi provengono dalla società Tempat. Tuttavia abbiamo cercato di affrontare anche questo aspetto in modo innovativo, perché non ci piace riempire il sito di banner di pubblicità, ci sembra un modo di fare un po’ superato…

…Infatti. Il sito è bellissimo così com’è, ha una grafica e un impatto molto attraente…

Lorenzo …così abbiamo trovato un metodo commerciale che si basa sugli articoli sponsorizzati, che sta riscuotendo successo, direi. Altre entrate potrebbero provenire da progetti, bandi, collaborazioni, ma ci dovremmo stare un pochino più dietro rispetto a come facciamo. Per adesso va bene così. L’ufficio non è nostro, si tratta di un co-working con Silvia ( Silvia Bacci ndr )che fa ufficio stampa.

DSC_0005 DSC_0011Torniamo alla grafica.

Lorenzo Inizialmente avevamo iniziato come blog, utilizzando una piattaforma che fungeva da aggregatore di notizie. Poi un’azienda pratese, Devise.IT, ha voluto ospitarci su un suo server ed insieme abbiamo fatto un gran lavorone. Insomma, il nostro sito spacca il culo! Non solo a livello grafico, anche su quello tecnico; da studi su Prato è il miglior sito d’informazione che c’è: velocità di apertura dei post, fruibilità sullo smartphone… ci sta dando tantissima soddisfazione. Noi stiamo portando avanti un progetto indipendente, quindi possiamo decidere quando o se pubblicare una cosa , parlarne in un modo o stroncarla, a giudizio nostro. Ci siamo creati una comunità intorno a noi di persone, e questo secondo noi è il futuro del web. Il giornalismo generalista per noi ha una data di scadenza, che non sarà magari domani, però andrà a finire. Nel mondo ci sono esempi di realtà che vivono e si sostengono puntando su nicchie di pubblico, creando una comunità fedele, che ti legge e si fida di quello che dici – certo, è sempre un confronto, ma diciamo che ci sono dei punti di riferimento. Noi puntiamo anche al poter vivere i social network anche in maniera più libera…

Ricevete molti commenti quindi, la gente vi risponde in qualche modo..?!

Lorenzo Si, infatti, e non sono quasi mai maleducati; chissà, forse li abbiamo abituati anche un po’ noi a poter commentare in un certo modo, anche perché poi ci sono dei regolamenti nelle nostre pagine, che tutti possono leggere, secondo cui chi offende o va oltre un determinato limite vede il suo commento essere cancellato: si cerca sempre un confronto libero e aperto, ma che non sfoci nella maleducazione!

…anche perché, quando leggo e scorro Pratosfera in genere trovo notizie e iniziative volte a valorizzare la città, come se ci fosse un intento positivo di fondo, di tirare fuori il bello a servizio della comunità… Non trovo stroncature o polemiche…

Lorenzo Si si, cerchiamo di valorizzare il bello; quando siamo critici nei confronti di qualcosa c’è sempre in sottofondo l’amore nei confronti della nostra città, per cui diciamo le cose che secondo noi non vanno. Per meritarsi una stroncatura su Pratosfera deve essere successa proprio una cosa schifosa! Forse un tempo eravamo più cattivi, adesso siamo magari un po’ più costruttivi. Ci viene così, non volgiamo fare i beceri. Perché urlare su un social network è troppo facile; è più difficile invece costruire un ragionamento e portarlo avanti insieme, attraverso anche il confronto.

Arrivi a fine giornata e sei felice di quello che hai fatto? Questo è un punto cruciale per noi giovani, perché si sa, “di questi tempi…” la retorica ben si addice ad esprimere le difficoltà che si incontrano nel mondo del lavoro! E’ sempre più raro che qualcuno possa trovare nel lavoro quotidiano la soddisfazione che invece dovrebbe trarne.

Lorenzo Assolutamente. Questo progetto ci dà grandi soddisfazioni, e più va avanti il tempo più la gente ce lo riconosce, anche i vari enti: adesso stiamo collaborando con alcune realtà culturali del territorio; un po’ tutti insomma si stanno accorgendo che Pratosfera ha un’attenzione per il lato culturale, così ci stanno investendo.

…beh, alla fine Pratosfera è quello che mancava.

Lorenzo ..è quello che mancava. A me fa piacere che la gente mi riconosca per la strada come quello di Pratosfera! Vuol dire che non solo ho creato un’identità, ma ci sono delle persone che hanno stima per quello che faccio. E questa penso sia la soddisfazione più grande, no?

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